Una precisazione aquiblu!
Senza nessuna vena polemica, tra colleghi a modo, ma per la precisione:
In un gatto anziano con poliuria, polidipsia, polifagia (mai riscontrato come sintomo in una IRC e anche i sacri testi....) e dimagramento, credo sia “doveroso” proporre, come tappe successive dell'anamnesi e dell'esame obiettivo generale, gli accertamenti ( primo step) che avevo elencato e che ripeto: emocromo, biochimico, protidogramma, esame delle urine, dosaggio fruttosamine (a me Caldin dà risposta in meno di 24h) e degli ormoni tiroidei. Ci vedi tu, qualcosa di deontologicamente scorretto in questo, come qualche altro? Per me è deontologicamente scorretto somministrargli il cortisone!
Infine, essendo il caso una “burla” proposta da senzatetto (che mi tirava in ballo), ho inventato lo scenario del soggetto diabetico (non unica opzione ma, molto più plausibile con la polifagia, di una IRC) che grazie all'intervento del veterinario e alla sua mancata diagnosi, che somministrava a domicilio per 20 euro antibiotico e cortisone, con il tempo andava in chetoacidosi! Concordo con te, che ad un soggetto in chetoacidosi è fondamentale fare un' emogas analisi (se hai a disposizione l'attrezzatura) (anche più di una nel decorso della malattia), ma anche gli altri accertamenti di cui sopra; da qui l'esosa parcella (1200 euro) che il Dr Benton emetteva. Ora io non credo che lavorare a questo modo sia da “fenomeni”; se sì spero che di fenomeni a questa maniera ce ne siano sempre più in Italia; e sempre meno di “fenomeni da baraccone” che per 20 euro fanno cortisone e antibiotico con quei sintomi.
Lascio perdere le stucchevoli polemiche (insulina glargine et simila) senza senso innescate da chi, forse non sa nemmeno leggere e cogliere i messaggi tra le righe: non mi riferisco a te!
Ti lascio sperando che la tua otite guarisca (senza fare il dosaggio delle fruttosamine!).